domenica 22 maggio 2016

EgyptAir MS408 - Ipotesi sulle cause dell'incidente

Sul volo EgyptAir MS408 caduto in mare qualche giorno fa, vorrei spendere 2 parole cercando di passare in rassegna le varie tesi ipotizzate dai media. 
Due premesse:
1) Questo post è il risultato di una Domenica senza Serie A.
2) Non sono nient'altro che un appassionato lettore di siti e forum legati all'aviazione civile. Quella che segue è una disquisizione che NON va presa come oro colato di un esperto. E' un semplice ragionamento a voce alta, anzi a dita sulla tastiera attivate. Mi raccomando non andate da vostro padre a dirgli "yomik dice che". Yomik non dice niente. Yomik prova a mettere gli elementi in fila, per quanto possibile.
Tesi:
  • a) esercitazione militare greco-egiziana finita male
  • b) bomba a bordo
  • c) guasto meccanico - cedimento strutturale
  • d) incendio a bordo con relativi sviluppi
  • e) missile terra-aria
a) il tema dell'esercitazione militare salta fuori ogni santa volta che la storia ci presenta un caso di incidente aereo. Dopo l'incidente di Ustica ormai "tutto lascia presagire che dietro l'incidente del volo blablabla" ci sia un'esercitazione militare o una guerra nei cieli con jet che usano l'aviazione civile come scudo da altri jet che sparano razzi aria-aria che finiscono per centrare l'obiettivo sbagliato. Visto l'elevato traffico di navi presenti in quell'aerea, di una esercitazione militare o di una guerra nei cieli (tra chi?) non ne saremmo dovuti venire a conoscenza da rumors proveniente da alcuni quartieri del Cairo. La probabilità che si sia verificato un evento simile, OGGI, in assenza delle scatole nere del volo, a mio giudizio non supera un 5% buttato lì senza nemmeno troppa convinzione.
b) Venerdì sera quasi tutte le testate giornalistiche erano allineate sull'ipotesi della bomba a bordo. Nelle stesse ore, gli elementi certi a disposizione, erano le due virate (90 gradi a sinistra e 360 a destra) compiute dal volo prima che se ne perdesse ogni tipo di contatto.
L'ipotesi della bomba a bordo, a mio modo di vedere, coccia parecchio con le virate registrate. Il 99% dei lettori di questo blog (compreso me) ignorano la dinamica del volo (shotout to MimmoT). Il che però non ci impedisce di provare ad immaginare la seguente scena:
Guardiamo l'Airbus A320 da questo punto di vista:
all'improvviso una bomba esplode nella parte sinistra della fusoliera. Mentre l'aereo continua ad avanzare (e continua ad avanzare) l'effetto dell'esplosione genera prima una virata a sinistra di 90 gradi (immaginate l'aereo che passa dalla posizione in foto ad una posizione in cui l'ala sinistra è perpendicolare al piano terrestre, per capirci) per poi avvitarsi a 360 gradi verso destra.
Ciò che non mi quadra (e ripeto: non è detto che possa quadrare tranquillamente ad un esperto di dinamica del volo) è perchè l'esplosione di una bomba possa portare ad una dinamica del genere. Se la bomba fosse "piccola" al punto da non causare l'esplosione e la frammentazione instantanea dell'intera fusoliera, allora non avrebbe senso la prima virata. Ma se la bomba fosse stata molto potente, beh non mi spiego la seconda virata in primis, ed in secundis l'assenza sui radar di un cospicuo numero di blip come accadde nel caso di Ustica quando i radar accesi (ahm....shoutout ai radar accesi e spacciati per spenti quella notte) rilevarono un numero elevatissimo di segnali nella zona dell'ultimo avvistamento radar del volo Itavia.
Volendo dare una probabilità a questo scenario, io, magari sbagliando tutto, non mi spingerei oltre il 20%.
c) Ciò che è importante sapere (e che mi lasciò di stucco quando mi fu detto da... ari-shoutout to MimmoT) è che una % vicina al 60% di tutti gli incidenti aerei è legata ad errori del pilota. Il restante 40% va suddiviso tra cedimenti meccanici e questioni metereologiche. (Ad esempio: lo sapevate che il 36% degli incidenti aerei degli USA avviene in Alaska proprio a causa delle avversità metereologiche legate a quell'area? Ecco ora lo sapete.)
Volendo tenerci larghi solo 2 voli su 10, tra quelli soggetti a sciagura, subiscono in volo cedimenti strutturali o avarie irreversibili. Già ma quali sono le avarie irreversibili e quali di queste s'incastrano con le 2 virate registrate?
Un aereo può perdere un'ala o parti di essa (l'estremità, l'alettone o l'ipersostentatore). Può subire il distacco di un motore dall'ala a causa del cedimento degli ancoraggi del case contenente il motore stesso. (E' successo in passato). Può perdere l'intero blocco IMPENNAGGIO o parti di esso (è successo anche questo in passato).
Quindi ci stai dicendo che potrebbe essere saltata 1 ala?
Diciamo che la prima virata ed il rollio successivo sarebbero coerenti con uno scenario del genere. Posizionatevi sempre in cima all'impennaggio ed immaginate il distacco dell'intera ala destra. L'ala sinistra punta verso il basso. I piloti provano a stabilizzare l'aereo ma non vi riescono. L'aereo si avvita sul suo lato debole e viene giù quasi come un mattone. Inoltre sappiamo che il motore sinistro dell'A320 è il motore preposto all'alimentazione dell'avionica, tra cui dunque, anche il sistema di trasponder utilizzato dall'aereo per comunicare sui radar delle torri di controllo, la propria posizione, la propria velocità e la propria altimetria. Saltato quello, niente più segnali di alcun genere su alcun radar. L'aereo, in gergo tecnico, va in modalità "lost in the echo".
Ad uno scenario del genere attribuirei un 35% di probabilità.
d) Nel forum di Airliners.net ha preso piede l'ipotesi dell'incendio a bordo che avrebbe potuto creare quella palla di fuoco di cui hanno parlato i capitani delle imbarcazioni presenti nell'aerea in cui l'aereo è volato nei suoi ultimi istanti di vita. Vi linko la quarta parte della discussione in cui si discute dell'autocombustione di una batteria a litio di un computer sia all'interno dell'aerea passeggeri, sia all'interno del cockpit.
Quest'ultima sub-ipotesi, ossia fuoco all'interno del cockpit, potrebbe aver causato il ko dei sistemi di autopiloting che, disattivati in maniera improvvisa, avrebbero consegnato l'aereo nelle "mani" (cloche o joystick) dei piloti.
I quali però, potrebbero essere svenuti per l'esalazione dei fumi di combustione. Guardate questo video e rendetevi conto in quanto tempo, un ambiente ristretto può diventare totalmente ostile alla presenza umana, partendo proprio da un pc alimentato da batteria al litio.
L'ipotesi in questione, a mio parere, merita le stesse probabilità del distacco dell'ala. Dunque 35%.
e) L'ipotesi missile terra-area è anch'essa un ipotesi molto remota per motivi abbastanza semplici: sia l'Egitto che la Libia (volendo allargare il ventaglio di paesi in cui operano gruppi terroristici interessati ad un attentato del genere) non annoverano organizzazioni terroristiche o paramilitari in possesso di armamenti simili. Ammettendo pure che qualche missile possa essere stato trafugato, lanciarlo richiede un team di "esperti" capaci di farlo, un lanciatore e la sicura volontà di rivendicare un fatto simile attraverso i media come atto di propaganda. Fatto che al momento, come di contra accadde nel caso del Metrojet apparantemente venuto giù a causa di una lattina contenente esplosivo
messa a bordo dai terroristi (ipotesi che non trova comunque la convergenza di tutti gli esperti del settore), è accaduto nelle 48 ore successive al disastro.Diamo, comunque a questo scenario, un 5% di probabilità per chiudere il cerchio.
In chiusura, sento di dovervi spiegare il senso di questo post. Che risultino corrette o meno le mie argomentazioni, ho scritto queste righe perchè l'intera stampa italiana si è riversata sull'ipotesi bomba troppo troppo in fretta, in assenza di segnali quantomeno probabili.
Il recupero delle scatole nere ci dirà cosa è successo a bordo e che si riveli vera o meno l'ipotesi della bomba, ciò che è certo è che chi si è schierato in queste ore ad assoluto favore di quest'ipotesi, non ha fatto altro che scommettere ad occhi chiusi su di essa.
Alle vittime di questa tragedia, chiedo metafisicamente perdono per aver "giocato" sulle cause della loro morte. Spero di averlo fatto senza recare offesa.

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