Caro Dr.Hoffman*,
mi chiamo Marco ed in questo post prendo in prestito il nome del suo capolavoro, sostituendo l'LSD con ciò che, se senza alcun dubbio, ha maggiormente influenzato la mia breve vita: il poker online.
Come se non bastasse, la battezzo come mio interlocutore immaginario, alle cui domande, risponderò in completa onestà intellettuale, morale e sentimentale.
Mi perdoni. Una mente come la sua, tirata in mezzo da un pirla qualunque. Prometto di non intestarle domande banali.
"Tutto ebbe inizio quando, esattamente?"
Tutto ebbe inizio una sera d'estate tra il quarto e il quinto anno di liceo. La vita mi sorrideva in ogni suo aspetto. Imbucavo volantini per una agenzia di pubblicità locale instascando un discreto gruzzolo, la scuola non creava problemi ed ogni serata estiva regalava memorie indelebili.
Le serate in giro terminavano tardi, ma l'adrenalina, il ritmo, o entrambe le cose, non mi permettevano di gettarmi a letto e prendere sonno seduta stante.
In un'epoca senza smartphone, senza internet a portata di mano etc, le opzioni plausibili per guadagnare il sonno erano: giornali, tv o lettore CD portatile. Ben presto iniziai a preferire la TV. Anzi: la parabola.
La programmazione notturna offriva poco. Marzullo la maggior parte delle volte. Sicchè Dubai Sport, Abu Dhabi Sport o qualunque altra cosa contenente la parola "sport" erano alla base del mio zapping alla ricerca di qualcosa che conciliasse il sonno, possibilmente. C'era anche un canale sportivo nostrano. Tal SportItalia. Alle 2 di notte, tutti i martedì mercoledì e giovedì, andava in onda una sorta di show con carte, chips, tavoli, pubblico e milioni di dollari. Il World Poker Tour.
Da ignorare cosa fossero il 99% delle cose che passavano a schermo durante quello show, passai ben presto ad augurarmi, durante il tragitto di ritorno verso casa, che anche quella notte SportItalia fosse al suo posto e che finanche quella sera, la programmazione prevedesse una puntata del World Poker Tour.
Allo stesso ritmo con cui montava in me la passione verso quel gioco, l'inizio della scuola, con i suoi fusi orari, mi trottava incontro. Ben presto tornai ad occuparmi di matematica, latino, storia e filosofia. Il poker scomparve totalmente dal mio radar. Finchè...
Finchè una domenica d'inverno ero al Pc e dal nulla, per una frazione di secondo, mi venne in mente la parola poker. La googlai e venne fuori come primo risultato una certa Full Tilt Poker.
"Quindi fu quella domenica che varcasti il confine tra passione mentale ed hobby materiale"
Si. No.
Era un mondo tutto nuovo di cui continuavo a capirci poco. Ero minorenne, cresciuto in una famiglia che fino a poco tempo fa, malediva ogni genere di "vizio". Alcool, droghe, gioco.
Gli scenari dipinti attorno a questi vizi erano i più catastrofici immaginabili. E io ero lì, con un programma chiamato Full Tilt Poker, installato sul mio pc. Era un paradosso da legge del contrapasso. Avevo paura perfino di aprirlo.
Decisi di porre un filtro. Googlai ancora, ma questa volta non mi soffermai sui siti che offrivano partite.
Wikipedia non era ancora LA fonte di riferimento per tutto. Sicchè mi ritrovai in un forum. Piw, acronimo di PokerItaliaWeb. Fu lì che iniziai a comprenderne le regole, le dinamiche, qualche spunto strategico, ma soprattutto fu lì che iniziai a leggere cose diverse sul "gioco" rispetto ai racconti di presunti ludopatici che ai pranzi in famiglia, venivano fuori una domenica si e una no.
"E' un gioco di abilità, lo dicono perfino nel film Rounders". Guardai quel film e cavolo: si parlava esattamente di skill game. Fu così che, fugate tutte le paure legate a facili ludopie contraibili co Full Tilt Poker divenne uno dei programmi più lanciati sul mio pc, nei mesi successivi.
"Ok. Dunque aprivi questo programma e..?"
Osservavo i tavoli. Osservavo le partite in corso. Quelle più esclusive. Ero underage e da ragazzino non credo di aver mai infranto significativamente la legge. Fino al compimento dei miei 18 anni, decisi che non avrei aperto alcun conto. Nemmeno con dati falsi. Sa: continuavo ad avere, tutto sommato paura.
Poi i 18 anni arrivarono. E decisi di provarci. Versai 50$ su Full Tilt e la notte prima della prova di italiano della mia maturità, portai a casa all'incirca 250 euro.
Veramente non li portai a casa io. Era tardi secondo mia sorella. Fece irruzione in camera, allungò la mano e spense il modem per la connessione mentre ero alle ultimissime fasi di un torneo. Non mi restò altro da fare che quasi piangere, e mandare un sms ad un amico, chiedendogli di terminare al mio posto quel torneo. Ricevetti un messaggio quella notte, con la scritta "ho chiuso al quinto posto. Hai vinto 250 euro".
Il giorno dopo iniziai la maturità e per 3 settimane buone, il poker uscì totalmente dalla mia vita.
"Bene. La genesi mi è chiara. Nel prossimo appuntamento approfondiremo l'aspetto del bambino difficile. Si prepari."
Al prossimo appuntamento Dottore.
Il viaggio continua..
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